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lunedì 13 dicembre 2010
TREMONTI E DRAGHI HANNO IDEE DIVERSE SUL LANCIO DELL'EUROBOND
Junker aveva rilanciato con Giulio Tremonti la proposta di emettere delle obbligazioni europee garantite dal bilancio di tutti gli Stati dell’unione, dopo il rifiuto tedesco di aderire all’idea aveva ingaggiato un’aspra polemica con Angela Merkel fino a tacciarla di antieuropeismo. Ma venerdì mattina ha scoperto che il governatore della Banca d’Italia, cioè l’altra massima autorità economica dello stesso Paese che aveva lanciato la proposta, bocciava l’idea senza appello e criticava anche l’eccessivo acquisto di titoli di Stato dei paesi in difficoltà da parte della Banca centrale europea. A memoria degli operatori finanziari non si ricordava una divergenza così esplicita fra un governatore e un ministro economico dello stesso Paese dai tempi in cui esistevano le valute nazionali e il governo della moneta poteva confliggere, anche aspramente, con il governo dell’economia e i tempi della politica. Draghi ha dunque allentato la pressione sulla Germania facendo apparire più isolata l’iniziativa di Tremonti e degli altri ministri delle finanze degli stati periferici, una sponda insperata per la Germania di Angela Merkel e la Bundesbank tedesca che vogliono mettere l’Europa davanti alla scelta: adeguarsi agli standard tedeschi o sfaldarsi sotto le spinte della speculazione internazionale.
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