Lunedì pomeriggio il sindaco di Firenze fa visita a Berlusconi, in casa del premier, per parlare dello stanziamento per Firenze nella legge "milleproroghe" e ottenere il via libera per l'istituzione di una tassa di soggiorno che porterebbe nelle casse comunali fiorentine circa 15 milioni di euro all'anno, soldi provvidenziali per i conti in affanno di Palazzo Vecchio. "."Fossi il segretario del partito mi incazzerei", parla schietto Gavino Angius.
Dopo il silenzio iniziale, parla proprio il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, ma non dice granchè di incisivo: "A mio gusto sarebbe stato meglio Palazzo Chigi se si trattava di discutere di un problema di Firenze...".
Anche su Facebook piovono critiche sulla testa del sindaco di Firenze. Nella bacheca del profilo dello stesso Renzi si legge: "Il sindaco di Firenze ha fatto una cappella, si può anche ammettere. Grave il fatto che non lo abbia detto subito ma sia stato costretto a 'confessarè, evidentemente non andava troppo fiero dell'nvito". E ancora: "Sei una grande delusione, quest'incontro non lo dovevi accettare, questo vuol dire che non sei una persona seria come volevi far credere. Detto bene fai schifo!", "Via su! Tutti ad Arcore dal padrino per ottenere qualcosa (?) propongo di riciclare palazzo Chigi e farne un condominio" o "Ma nooo ad Arcore nooooo! Ma Cooome ad Arcore?".
Renzi, però, non si scompone e sempre su Facebook replica: "Sono divertito dalle reazioni. Chi dice: con Berlusconi non si parla, come se lui non fosse premier. Chi dice: ad Arcore no, a Palazzo Chigi sì".
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