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sabato 25 dicembre 2010

NON POSSO VEDERE MIA FIGLIA MORGAN SI APPELLA A NAPOLITANO

"Non ho potuto dare il regalo di Natale a mia figlia, visto che la madre, da quanto riferito, l'avrebbe portata negli Usa senza il mio consenso". A renderlo noto è l'avvocato di Morgan, Giampaolo Cicconi che da sempre segue la vicenda della coppia. Il musicista Morgan, ex leader dei Bluvertigo, si è appellato al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, come "supremo organo garante della costituzione e della morale", per chiedergli di intervenire sulla vicenda della figlia, Anna Lou, avuta dall'attrice Asia Argento e che ha compiuto 9 anni il 20 giugno di quest'anno. Asia Argento, che nel 2008 ha avuto un secondo figlio, Nicola Giovanni, dal regista Michele Civetta, in un'intervista a Vanity Fair aveva già spiegato: "Io non voglio togliere nulla a nessuno, tanto meno cancellare Marco dalla vita di Anna Lou. Stiamo parlando dell'aspetto legale della potestà genitoriale, quello morale è lui che ha deciso di non esercitarlo", aveva detto l'attrice poco prima dell'estate. Per lei l'importante era "non sottrarre il padre alla piccola, dovrà continuare a frequentarlo ma con delle garanzie: con incontri protetti sotto la vigilanza della nonna materna, ovvero di persona di fiducia della madre". "Mi batterò, farò il possibile per non perderela", aveva ripetuto appena possibile. Ma la volontà non è bastata e Asia Argento è volata negli Stati Uniti con il marito insieme ai due figli. Senza chiedere permessi che, per legge, può non chiedere.

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