Crono aiutò la madre a liberarsi di Urano che giaceva costantemente su di lei impedendo ai figli concepiti di uscire dal suo grembo. Evirò il padre con un falcetto fabbricato dalla Terra al proprio interno, gettò l'organo amputato nel mar Egeo e prese il posto di Urano alla guida del mondo. Crono scacciò i fratelli Ciclopi ed Ecatonchiri e li confinò nel Tartaro. In seguito sposò la sorella Rea, con la quale generò i principali dei del Pantheon greco. I genitori dei due però avevano predetto a Crono che sarebbe stato a sua volta detronizzato da uno dei suoi figli. Per evitare di perdere il potere così come era capitato a suo padre Urano, il dio prese a divorare i piccoli figli via via che Rea li partoriva. Questa partorì Demetra, Era, Estia, Ade e Poseidone, tutti divorati da Crono.
Fini è come Crono, il dio della mitologia greca che divorava i suoi stessi figli. Lo afferma il vicepresidente vicario del Pdl alla Camera Massimo Corsaro, commentando le defezioni in Fli. "Gianfranco Fini ha affinato nel tempo le innate doti di affondatore. Gli ci sono voluti anni con Alleanza Nazionale - prosegue Corsaro - passando tramite tutte le abiure ed i voltafaccia culturali". "Con Futuro e Libertà ha ulteriormente accorciato i tempi, al punto che il suo neonato - o meglio neomorto - partito va in frantumi dopo soli quattro giorni dal congresso costitutivo. Un primato da Guinnes". Questo Fini è meglio della divinità antica.
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