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sabato 5 febbraio 2011

NEL BASSO IMPERO SE L'IMPERATORE TREMA I SUOI AVVERSARI NON SE LA SPASSANO

Sulla scialuppa di Futuro e Libertà che anch'essa naviga nel mare tempestoso il mozzo Barbareschi si rivolge al capo «voi non mi meritate, questo è un partito di oligarchi!», Fini replica feroce: «Come ti ho detto in privato, te lo ripeto in pubblico: ci sono attori e pagliacci. I pagliacci non fanno sempre ridere, a volte fanno anche piangere».
Da lì un crescendo di urla e gesti di stizza, i fedelissimi del capo subi-
to si trasformano in pompieri «Si sono sentiti, e chiariti: il mozzo Bar-bareschi non se ne va». «Tra poco si chiarirà tutto», conferma il mozzo Barbareschi. Ma pur senza scene madri, sono in molti oggi nel Fli a provare delusione e disagio per i postumi della sconfitta del 14 dicembre che sembrano non finire mai. L'occhio languido strizzato alla sinistra, la leadership del terzo polo appaltata a Casini, la perdita di pezzi nel rassemblement, voti parlamentari che consegnano nuove sconfitte... Sdrammatizza un altro mozzo Benedetto Della Vedova: «Che si discuta tra di noi è un bene, siamo un partito vivo. Sarei preoccupato del contrario».

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