In tempi record va studiata una diavoleria per stroncare il procedimento, prima che venga ordinato dal gip il rito immediato. Il premier teme che sotto il torchio della Boccassini le donnine “cantino”. Riguardo a Fini
è neccessario inchiodarlo alle sue parole “se la casa di Montecarlo è di mio cognato mi dimetto”. Tutti si devono rendere conto chè è un bugiardo.
Quanto durerà visto che anche il presidente della camera non ha nessuna
intenzione di fare un passo indietro. Il problema è tenere unite le truppe. In molti temono che con un premier azzoppato qualcuno lasci la nave prima che affondi. E il terzo polo sponda Udc, tra i malpancisti del Pdl, sembra un vascello più sicuro. Chissà se è un caso che Claudio Scajola, un paio di giorni fa, è entrato nello studio di Casini per un ampio scambio di vedute. E non è l’unico con la presunzione di aver fiutato la fine. Ora si profila la tempesta finale, il cui risultato
non è affato scontato. In questo mare procelloso si muovono altre
navi che rischiano di naufragare, la più importante è quella del Capitano
Bersani, poi ci sono tante scialuppe che fluttuano incerte. Infine molti
marinai che appena due anni fa avevano ottenuto l'imbarco, soprattutto
nella nave di Capitan Bersani, rischiano ora di affogare miseramente. Si
dice che l'armatore Niki Vendola stia costruendo un nuovo vascello molto
più grande su cui accogliere Capitan Bersani, ma reclama giustamente spa-
zio a bordo per i suoi marinai, per cui....molti uomini del valente capita-
no, non potranno salire a bordo del nuovo bastimento per cui il loro desti-
no potrebbe compiersi ora.
Nessun commento:
Posta un commento