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martedì 18 gennaio 2011

LE DATE CLOU DA OGGI IN POI PER IL FUTURO DI SILVIO E DEL PAESE

La prima è quella di oggi, dove sulle risoluzioni alla relazione annuale di Alfano sulla giustizia la maggioranza può andare sotto a Montecitorio. Poi c’è il voto sulla mozione di sfiducia nei confronti di Sandro Bondi. Infine il varo del federalismo fiscale nella commissione ad hoc, il 26 gennaio, la data su cui - soprattutto in casa Lega - si punta di più. Su questo fronte, Calderoli ha proposto delle modifiche al testo che però non hanno convinto le opposizioni. Da qui il ragionamento che fanno ad alta voce nel Pd: «Se il federalismo fiscale non passa, un secondo dopo Bossi potrebbe uscire dal governo senza però chiedere le urne. Al Senatur converrebbe più entrare in un altro governo che abbia il federalismo in cima alla sua agenda». È il governo del «post». Quello in cui il premier non sarebbe Berlusconi. La lunga partita verso lo scacco matto è iniziata. Naturalmente l'altro occhio andrà tenuto sulla vicenda giudiziaria che
coinvolge il premier in tempi brevi, vista la sentenza sul "leggitimo im-
pedimento". Di certo pare che le elezioni anticipate non siano dietro l'an-
golo, in queste condizioni ammesso che il premier cada, andranno trovate
soluzioni che portino avanti la legislatura per un altro anno almeno. Da
un lato per mantenere la situazione economica sotto controllo ed cercare
di fare quelle riforme istituzionali ormai ineludibili, cominciando da una
nuova legge elettorale.

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