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mercoledì 19 gennaio 2011

RUBY SI CONFESSA A KALISPERA

Karima El Mahrohug, alias Ruby, si racconta alla corte di Alfonso Signorini nel programma tv Kalispera. Fu violentata a nove anni da due zii, fratelli di suo padre. "A nove anni fui - ha detto -, violentata da due miei zii, fratello di mio padre". L'unica persona con cui ebbi il coraggio di parlare fu mia madre che mi disse: "Stai zitta perché se papà scopre che non sei vergine ammazza te". Nella prima parte dell'intervista, Ruby non ha parlato della vicenda giudiziaria in cui è coinvolta. Ha invece raccontato quella che è stata la sua "vita parallela" in cui diceva continuamente di essere egiziana, non marocchina. Ha poi detto che quando, a 12 anni, decise di cambiare religione, suo padre la punì "con una padella di olio bollente" addosso tanto che ne porta ancora i segni in testa e su una spalla. Poi vira sulla cronaca di questi giorni e racconta la sua versione dei fatti: "Il presidente non mi ha mai toccata, neppure con un dito". Smentita anche la notizia di un ricatto ai danni del premier: "Non gli ho mai chiesto cinque milioni". E poi una smentita, dopo tutte notizie di questi giorni: "Io non sono una prostituta".

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