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martedì 3 maggio 2011

LUI AVEVA PIU' AMANTI DELLE COLONNE DEI PORTICI DI BOLOGNA

Signora Cracchi, come le è venuto in mente di candidarsi alle prossime Amministrative di Bologna?

«Ho un senso etico e civico troppo forte per non vivere attivamente la mia città. Sono la capolista di una lista civica chiamata Nettuno, come il dio del mare. Il mare è mistero e vita… proprio come me».


In che senso, scusi?

«Io non sono la “mantenuta”, la “rovina famiglie”, la “rovina-Bologna”… sono una donna che ama, che pensa… sono proprio come Nettuno, il dio del mare : viva, attiva, potente e piena di misteri… ma sempre vera!».

Ossia?

«Una donna vera è una donna che non rivela mai tutto di se ma che “dà” tutto di sé. Io, però, ho commesso una grande ingenuità: sono stata troppo sincera… troppo trasparente. Ho vissuto col cuore e con lo stomaco. Tutta la mia vita è stata un libro aperto, anche le emozioni più intime. Non ho mai voluto avere filtri».


Forse è per questo che a Milano gli ambienti gay la considerano una loro icona?

«Sì, e ne sono fiera. Forse perché sono bionda, cotonata e single. Che ridere! A parte gli scherzi, sento il mondo gay molto vicino a me. Io politicamente ho intenzione di lottare per i diritti delle minoranze. Siamo tutti uguali di fronte alla legge e a Dio. Io ho tanti amici gay. Mi adorano, e io li amo. Lotterò anche per tutelare i loro diritti. Anche io, a mio modo, facevo parte di una minoranza…».

In che senso?

«Ho avuto il coraggio di lasciare tutta la mia vita per amore di uomo. Che però alla fine non meritava tante rinunce».


Parla dell’ex sindaco Flavio Del Bono?

«Certo. Proprio di lui. Gli ho voluto molto bene. Ma lui amava follemente mezza Bologna».


Cioè?

«Credo che quando stava con me abbia avuto tante donne quanti i portici della mia città. Io invece gli sono stata sempre fedele».


È vero che era una grande amatore?

«Lo chieda alle signore di metà Bologna che sono state con lui».


Scusi se torno a temi politici, ma la Sua lista Nettuno come si colloca ideologicamente?

«Non si colloca. Noi superiamo le ideologie. I nostri sono valori universali. Noi siamo al di là di ogni collocazione. Siamo dalla parte delle gente. E cercheremo di risolvere i loro problemi».


Gianni Sofri, fratello di Adriano, ed esponente politico della ex giunta Del Bono non ha parole dolci nei suoi confronti…

«Lo immagino. Mi considererà una velina da quattro soldi. Ma io gli rispondo che sono fiera di essere considerata una velina. Anzi, gli dico che “sono una velina dentro”. Perché in ogni velina c’è un mondo che scalpita, una intelligenza che chiede risposte, un’anima che dona la sua forza».


GIANNI SOFRI: “SIAMO CADUTI IN BASSO…” – Abbiamo chiesto un commento a Gianni Sofri, fratello di Adriano e membro dell’ex giunta di Dal Bono. Ecco che cosa ci ha risposto: «Non ho nulla da dire. Stiamo scendendo troppo in basso. Non commento le perfomaces pubblicitarie della signora. Io sostengo Merola. Non voglio saperne di questa donna. Ha rovinato l’immagine della nostra città. Non voglio che il mio nome venga associato a questa signora. Si fa fotografare dai settimanali? Non mi stupisco. Cosa non si fa per apparire…».

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