Visualizzazioni totali

domenica 8 giugno 2014

LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO ORA VOGLIAMO CRESCERE

 L'inversione si presenterà nel prossimo trimestre e l'Italia ricomincerà a crescere e lo riconfermerà nei trimestri successivi, questa è l'aspettativa vera che alberga in noi. La recente mossa fatta da Draghi in settimana che al di là del piccolo taglio al tasso di sconto ha sancito in modo formale che le banche non potranno più lasciare i propri fondi in depositi di liquidità presso la Bce, pena pagare pegno. Per ora solo lo 0,10% ma presto anche di più. Tale mossa obbligherà le banche europee ad operare non solamente verso l'acquisizione di asset finanziari come hanno fatto negli ultimi due anni. Visto il calo degli spread ora i margini di guadagno sono per loro ormai inesistenti. Ma imporrà loro di tornare alle attività più tradizionali, prestare cioè soldi per finanziare aziende e famiglie. Poi già i primi mesi del 2014 evidenziano un aumento degli ordinativi industriali alle aziende che in particolare lavorano all'export e le transazioni notarili su beni immobili timidamente riprendono rispetto ai trimestri precedenti.
E' chiaro queste sono chiacchiere raccolte in questi ultimissimi giorni dopo le europee, fondate più sulla speranza che altro. Dovranno essere confortate dai dati che usciranno da metà luglio in poi. Messe in circolo da ragionamenti informali tra operatori. Ma il loro sentiment negli ultimi sei anni mai si era manifestato così fiducioso rispetto al futuro più immediato. 
Io mi rendo conto esporsi oggi senza essere confortato da nessun dato consuntivo e dalle solite news che ci evidenziano la dilagante corruzione, il ritardo delle riforme, il continuo inasprimento impositivo, ecc ecc, è assai pericoloso. Magari mi farò spernacchiare prestissimo, ma se non ho preso un "colpo di sole" in questo primo scoppio estivo, mai ribadisco negli ultimi anni avevo sentito da persone che ai miei occhi appaiono "credibili" tanta aspettativa.

Nessun commento:

Posta un commento