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sabato 17 ottobre 2015

E' INIZIATA LA SFIDA PIU' GRANDE LA MATERIA DEL CONTENDERE SONO ALCUNE ROCCE NELL'OCEANO

La sfida più grande con la quale dovrà cimentarsi il prossimo presidente degli Stati Uniti? 
Capire come comportarsi con la Cina.
 Il più importante problema geopolitico dei nostri tempi è il rapporto tra la superpotenza emergente e la superpotenza che resiste. Washington e Pechino stanno ricominciando a giocare al vecchio gioco da adolescenti di chi "sterza per primo per evitare lo scontro frontale". Con la differenza che qui non si tratta di automobili tra le mani di ragazzi incoscienti, ma di portaerei nucleari, sottomarini, cannoni a lunga portata, missili. E vie di navigazione dalle quale transitano la nuova ricchezza del mondo e il futuro della prosperità asiatica. Le Spratly, battezzate così dall'ammiraglio inglese Richard Spratly che andò a incagliare in secca una delle sue navi nel 1843, non hanno abitanti indigeni, ma soltanto piccoli insediamenti militari, piazzati dalle nazioni che le reclamano come proprie  -  Cina, Vietnam, Filippine, Malaysia  -  e pescatori che si rifugiano nelle poche calette mentre infuriano i monsoni, qui particolarmente feroci. Ma la loro posizione geografica, e le circostanze della storia politica dopo la Seconda Guerra Mondiale, hanno fatto di questa collezione di rocce e coralli il catenaccio che chiude il Mar Meridionale della Cina e lo renderebbe, se Pechino riuscisse a impadronirsene e a trasformarle in avamposti militari, il mare interno della Repubblica Popolare. E nel Grande Risiko sulla scacchiera del mondo, il controllo cinese di queste acque sarebbe, per gli Stati Uniti che dalla resa del Giappone nell'agosto 1945 si considerano i signori del Pacifico, dall'Asia orientale alla California, l'inizio della fine per loro egemonia.
Se Washington e Pechino non faranno la scelta giusta, a un certo punto entro il prossimo decennio probabilmente da qualche parte scoppierà una guerra in Asia. 
Il cambiamento del clima e l’economia mondiale non potranno essere affrontati e gestiti senza una stretta collaborazione Cino-Statunitense. Tutto ciò impone quindi una grandiosa strategia bipartisan americana per i prossimi vent’anni, altrimenti guai seri si profileranno per l'umanità tutta.

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