Il quantitative
easing che cosa é? Si tratta del
processo di "creare moneta" da parte delle banche centrali al fine di
acquistare, per esempio, titoli di stato in mano ai privati. Si tratta di una
strategia che viene messa in campo quando i tassi d'interesse sono vicini allo
zero e l'istituto centrale ha pochi margini di manovra sul costo del denaro.
Attraverso il quantitative easing vene allargata la massa monetaria in
circolazione. Tale manovra è stata largamente applicata per attutire le numerose
crisi che si sono succedute negli ultimi anni.
La
decisione della Federal Reserve sul «quantitative easing» è attesa per
mercoledì prossimo al termine della riunione di 48 ore che, secondo l’opinione
prevalente degli analisti, porterà a ridurre da 85 a 75 miliardi l’ammontare
mensile di titoli acquistati. Si tratta del primo passo della «strategia di
uscita» preannunciata al Congresso di Washington da Bernanke, presidente della
Fed, alla luce dei progressi della ripresa. Sui mercati c'è timore che l’annuncio della
Fed sollevi forti timori dopo i continui rialzi delle scorse settimane. Che
hanno portato il Dow Jones, a cinque anni dal tracollo post-Lehman, a toccare i
nuovi massimi di sempre. Ad aggravare l’incertezza sull’impatto finanziario del
taglio al «quantitative easing» c’è lo scenario dell’imminente cambio della
guardia alla guida della Fed. Lo scenario di un duello aperto con il
Congresso sul successore di Bernanke preoccupa la Casa Bianca non solo perché
sarà il nuovo presidente della Fed a dover portare a termine la strategia di
uscita dal «quantitative easing» ma anche perché si somma ad un’altra battaglia
in arrivo a Capitol Hill. In questo caso la data è certa perché il 1° ottobre
l’America raggiungerà il tetto dell’indebitamento federale consentito per legge
e senza un’intesa fra Casa Bianca e leader repubblicani sull’aumento potrebbe
verificarsi lo scenario della serrata governativa più volte sventata da Obama
come anche di un devastante default finanziario a metà ottobre, capace di
azzerare i progressi della ripresa. Per dare luce verde all’aumento del
tetto del debito i repubblicani di John Boehner, presidente della Camera,
chiedono di ritardare ulteriormente l’entrata in vigore della riforma della
Sanità ma la Casa Bianca non sembra per ora disposta a cedere.

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