Non è che la notizia giunga "come un fulmine a ciel sereno". Molti segnali a partire da Luglio quando Merola fu candidato per il secondo mandato dal Pd Bolognese andavano in questo senso. Ma ora la scelta è fatta e su questo passo Virginio si giocherà la propria rielezione.
Naturalmente la notizia ha scatenato l'immediata reazione del mondo Confindustriale e delle rappresetanze di categoria, nessuna reazione da Società Autostrade che ha però tra le sue facoltà quella di spostare su altre opere il Miliardo e 300 milioni, già stanziato per il passante Nord.
Arriviamo a questa settimana, nessun segnale arriva da Roma, il Premier e Segretario nazionale ha ben altro da pensare in questo momento. Però in città sembra sia scoppiato "un caso ambientale", tant'è che il Ministro Galletti Bolognese doc, non si fa notare che ne so per una reprimenda "alla mancanza d'acqua nei rubinetti di Messina", ma per le critiche che solleva sull'operato di Merola sulla retromarcia innestata dal Sindaco sul passante Nord.
Scoppia il bubbone, Merola già in ansia per le vicende e le defezioni manifestatesi recentemente, al di la delle pronte rassicurazioni ricevute dall'entourage Bolognese del PD, teme, ma soprattutto come diciamo qui "nasa", che con la sua dichiarazione ufficiale, si è giocato almeno in buonaparte i sempreverdi "poteri forti".
Sbotta, accusa Galletti, lo invita brutalmente a candidarsi e teme però nel suo intimo di non essere graditissimo al Giglio magico, che per ora ditribuisce le carte a livello nazionale. Tutto attorno a lui potrebbe ancora cambiare da qui alle elezioni, molti segnali vanno in questa direzione.
